
LA COMPILAZIONE DEL QUADRO DEGLI AIUTI DI STATO NEL MODELLO REDDITI 2021
CONTENUTO IN Sport-Update – Newsletter n. 15/21 – 24/10/2021
Quest’anno al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi[1] occorrerà valutare se sia necessario compilare il quadro per gli Aiuti di Stato[2] e il quadro destinato ad indicare i dati dei crediti di imposta ricevuti[3]. Non si tratta di quadri nuovi introdotti per la prima volta con questa dichiarazione dei redditi, tuttavia la situazione creatasi nel 2020 con l’emergenza Covid ha fatto sì che molti enti sportivi dilettantistici ricevessero contributi o crediti di imposta straordinari e quindi si verificassero i presupposti per la compilazione di questi quadri che invece nel passato non erano necessari.
Precisiamo fin da subito che la compilazione di questi quadri, soprattutto con riferimento a quello degli aiuti di Stato, riveste una grande importanza in quanto la sanzione per la mancata compilazione consiste nell’obbligo di restituire l’aiuto ricevuto[4]. La mancata compilazione del quadro RU relativo ai crediti di imposta invece ha conseguenze meno gravi in quanto viene considerata una violazione meramente formale[5]. Tuttavia, dal punto di vista pratico, anche questa dimenticanza può comportare spiacevoli conseguenze in quanto alla mancata compilazione farà seguito con grande probabilità la ricezione di una comunicazione di irregolarità che richiederà di restituire l’intero importo del credito di imposta e si renderà necessario spiegare all’Agenzia delle Entrate che i presupposti per la richiesta del credito di imposta esistevano e che è stata commessa solo una violazione formale.
Precisiamo altresì che la compilazione dei quadri sopra specificati della dichiarazione dei redditi si rende obbligatoria solo per gli aiuti che non siano subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o autorizzazione alla fruizione. Solo per questi ultimi infatti la norma[6] di riferimento prevede che debba essere l’Agenzia delle Entrate a compilare il Registro degli Aiuti di Stato e per farlo possa richiedere ai destinatari degli aiuti la comunicazione di alcuni dati[7], il che avviene attraverso la dichiarazione dei redditi. Ciò comporta quindi che la ricezione di contributi da parte di enti locali quali Regione, Comuni o da parte delle varie Camere di Commercio o Federazioni Sportive Nazionali o altri enti che rappresentano amministrazioni dello Stato o associazioni di categoria non debbano essere oggetto di comunicazione tramite il modello Redditi. Ne consegue che non dovranno essere indicati dati nella dichiarazione dei redditi, ad esempio, per i contributi eventualmente ricevuti dal Dipartimento per lo Sport in relazione ai canoni di locazione o il contributo straordinario CONI[8]. Nemmeno andranno indicati dati relativi ai bonus per i collaboratori sportivi (ciò anche in quanto l’ente sportivo non è il percipiente della misura agevolativa).
Ciò premesso elenchiamo di seguito i principali contributi e i crediti di imposta correlati all’emergenza Covid che richiedono la compilazione di specifici quadri del modello Redditi, specificando che si deve far riferimento ai contributi ricevuti (e quindi incassati) nell’anno solare 2020 e ai crediti di imposta maturati nel medesimo periodo[9]:
La compilazione dei quadri dal punto di vista pratico risulta assai macchinosa, soprattutto con riferimento ai righi del quadro RS degli aiuti di Stato. In effetti per questi righi le istruzioni per la compilazione del modello Redditi non sono perfettamente compatibili con i sistemi di controllo prima della trasmissione telematica. In alcuni casi quindi è necessario “adattare” la compilazione per passare indenni il controllo telematico e poter procedere alla trasmissione della dichiarazione.
Proponiamo di seguito alcuni esempi di compilazione dei quadri RS e RU per le diverse fattispecie:
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DECRETO RILANCIO
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DECRETO RISTORI
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DECRETO RISTORI-BIS
CREDITO DI IMPOSTA LOCAZIONI
CREDITO DI IMPOSTA SANIFICAZIONE
CREDITO DI IMPOSTA ADEGUAMENTO AMBIENTI LAVORO
Aggiungiamo inoltre che il quadro relativo agli aiuti di Stato va compilato anche all’interno della dichiarazione IRAP[1] da parte degli enti sportivi dilettantistici che nel corso dell’anno 2020 avessero usufruito dell’ulteriore agevolazione[2] costituita dalla cancellazione del versamento del saldo e primo acconto IRAP. In particolare nella dichiarazione Modello Redditi 2020 relativa all’anno di imposta 2019[3] doveva essere indicata l’agevolazione correlata al mancato versamento del saldo[4], mentre nella dichiarazione Modello Redditi 2021 relativa all’anno di imposta 2020[5] va indicata l’agevolazione correlata al mancato versamento del primo acconto. Proponiamo di seguito un esempio di compilazione anche per questa agevolazione:
Per le associazioni sportive dilettantistiche che non svolgono attività commerciale e che eventualmente non dispongano nemmeno della partita IVA si pone il problema di decidere se compilare comunque la dichiarazione dei redditi per la compilazione dei soli quadri RS e RU con l’indicazione dei dati relativi ai contributi e ai crediti di imposta. Per quanto riguarda i quadri per la comunicazione dei dati relativi agli aiuti di Stato nel modello Redditi si può giungere alla conclusione che tale compilazione non sia dovuta in considerazione del principio generale secondo il quale la disciplina degli aiuti di Stato ha come finalità esclusiva quella di evitare distorsioni alla libera concorrenza all’interno dell’Unione Europea. Di conseguenza tale disciplina non dovrebbe essere applicata a enti privi di scopo di lucro che non svolgono attività commerciali. A questa conclusione, a parere di chi scrive, si giunge inevitabilmente anche dallo studio delle istruzioni alla compilazione del modello Redditi. In effetti, pur non essendo mai esplicitamente richiamato tale principio generale, si perviene alla medesima conclusione nell’analisi di ogni singolo caso particolare. Ed in effetti tutti i contributi a fondo perduto sopra menzionati nel prospetto riepilogativo e per i quali è richiesta la compilazione del rigo RS401 erano destinati esclusivamente ad enti che svolgono attività commerciali[1]. Per quanto riguarda invece le rimanenti misure agevolative di cui ci stiamo occupando, il cosiddetto “bonus sanificazione” non rientra tra gli aiuti di Stato e quindi per tale credito di imposta la questione non si pone. Rimangono infine il “bonus locazioni commerciali” e il credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro. Entrambe queste misure erano destinate anche agli enti non commerciali, tuttavia in questi casi sono proprio le istruzioni di compilazione al modello Redditi che escludono l’obbligo di compilazione del rigo RS401. Per il credito di imposta sugli affitti le istruzioni prevedono che “Non deve essere riportato nel prospetto Aiuti di Stato il credito di imposta riconosciuto agli enti non commerciali con riferimento agli immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività istituzionale”[2] e per quello relativo all’adeguamento degli ambienti di lavoro le istruzioni affermano che “Non deve essere riportato nel prospetto Aiuti di Stato il credito di imposta riconosciuto agli enti non commerciali nell’ipotesi in cui non svolgano un’attività in regime di impresa”[3]. Facciamo presente tuttavia che in dottrina esiste anche una posizione contraria a questa interpretazione che ritiene che sia necessario anche per gli enti non commerciali privi di partita IVA e che non svolgono attività commerciale, compilare i quadri del modello Redditi relativi agli aiuti di Stato[4].
A una diversa conclusione si perviene invece con riferimento al caso in cui un ente non commerciale, anche privo di partita IVA e che non svolga attività commerciale, abbia usufruito dell’agevolazione che dispensava dal versamento del saldo e del primo acconto IRAP. In tali casi infatti le istruzioni non prevedono eccezioni a favore degli enti non commerciali e si riferiscono genericamente ai “contribuenti”. Si ritiene pertanto che la compilazione del quadro degli aiuti di Stato all’interno della dichiarazione IRAP sia dovuto anche da parte degli enti non commerciali privi di partita IVA che non svolgono attività commerciali.
Infine si ritiene anche che gli enti non commerciali privi di partita IVA debbano compilare il quadro RU del modello Redditi, con le modalità sopra specificate, nei casi in cui abbiano usufruito dei crediti di imposta per cui sussiste tale obbligo.
Parma, 24 ottobre 2021
Dr. Fabio Zucconi
[1] Modello Redditi 2021 e più precisamente Modello Redditi ENC per le associazioni sportive dilettantistiche e Modello Redditi SC per le società sportive dilettantistiche a responsabilità limitata.
[2] Si tratta del quadro RS, rigo RS401.
[3] Si tratta del quadro RU.
[4] In effetti il comma 7 dell’articolo 52 della legge 24 dicembre 2012, n.234, prescrive che la trasmissione delle informazioni al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato costituisce “condizione legale di efficacia dei provvedimenti che dispongono concessioni ed erogazioni degli aiuti [di Stato]”.
[5] Cfr. Circolare Agenzia delle Entrate n.13 del 27 aprile 2017, punto 4.9.1.
[6] Art.10 Decreto Interministeriale n.115 del 31 maggio 2017.
[7] Cfr. comma 3 dell’art.10 Decreto Interministeriale n.115 del 31 maggio 2017.
[8] Cfr. https://www.studiofabiozucconi.it/decreto-ristori-in-arrivo-gli-incentivi-per-far-fronte-al-nuovo-stop-alle-attivita-sportive/
[9] Per i contribuenti con periodo di imposta a cavallo d’anno che segue la stagione sportiva (es. esercizio che va dal 1 luglio al 30 giugno) la comunicazione andava fatta nel modello Redditi ENC2020 per la stagione 2019-2020 con riferimento ai contributi incassati e i crediti di imposta maturati entro il 30 giugno 2020 mentre andrà fatta nel modello Redditi ENC2021 per la stagione 2020-2021 con riferimento ai contributi incassati e i crediti di imposta maturati tra il 1 luglio 2020 e il 30 giugno 2021.
[10] Per CFP si intende Contributo a fondo perduto.
[11] In particolare va compilato il rigo IS201.
[12] Cfr. art.24 Decreto-legge 19 maggio 2020, n.34.
[13] Per gli enti sportivi dilettantistici che hanno l’esercizio coincidente con la stagione sportiva si deve intendere la stagione 2019-2020.
[14] In caso di omissione di questo adempimento si può rimediare attraverso l’invio di una dichiarazione integrativa in ravvedimento operoso: cfr. Risoluzione n.58/E del 27 settembre 2021.
[15] Stagione 2020-2021 per i soggetti che hanno l’esercizio coincidente con la stagione sportiva.
[16] I contributi a fondo perduto del Decreto Rilancio, Ristori e Ristori-bis infatti erano destinati solo a soggetti che avessero la partita IVA aperta e si determinavano in funzione del confronto dei ricavi prodotti da attività commerciale.
[17] Cfr. Istruzioni per la compilazione del modello RedditiENC2021, quadro RU, codice credito H8, pagina 244.
[18] Cfr. Istruzioni per la compilazione del modello RedditiENC2021, quadro RU, codice credito I6, pagina 247.
[19] Cfr. Il Sole24Ore “L’Esperto Risponde” del 13 settembre 2021 – risposta n.1936.