IN SCADENZA LE CERTIFICAZIONI UNICHE DEI COMPENSI SPORTIVI 2022: CONVIENE CONTESTUALMENTE CHIUDERE IL RENDICONTO – UNA PROCEDURA PER NON SBAGLIARE
Il 16 marzo è il termine per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate e per la consegna ai collaboratori sportivi delle certificazioni uniche dei compensi erogati nel corso del 2022. Le modalità di compilazione non sono variate dall’anno scorso e i codici da utilizzare sono i medesimi: in particolare va indicato “N”
LA NECESSITÀ DI MODIFICARE LA RIFORMA DELLO SPORT SUL TEMA DEL LAVORO SPORTIVO – UNA PROPOSTA CONCRETA
CONTENUTO IN Sport-Update – Newsletter n. 11/22 – 4/6/2022 Come vi è noto[1] nel febbraio 2021 è stata approvata la Riforma dello Sport[2], all’interno della quale vengono delineate nuove normative in tema di lavoro sportivo con il rischio (o la certezza) di un aggravio dei costi della gestione amministrativa per gli enti
L’AGENZIA DELLE ENTRATE DICE NO AI COMPENSI SPORTIVI PER ADDETTI ALLE PULIZIE, CUSTODI E GIARDINIERI
CONTENUTO IN Sport-Update – Newsletter n. 7/22 – 17/4/2022 Con la risposta a un interpello[1] fatto da una associazione sportiva dilettantistica[2] l’Agenzia delle Entrate ha preso posizione su una questione dibattuta da tempo negando la possibilità di qualificare come compensi sportivi i pagamenti fatti da un ente sportivo dilettantistico agli addetti alle
AGGIORNAMENTO SULLE MODALITÀ DI COMPILAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE UNICA PER COMPENSI DA LAVORO SPORTIVO
CONTENUTO IN Sport-Update - Newsletter n. 4/22 - 28/2/2022 Anche per il 2022 il termine per la consegna ai percipienti e quello per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate delle CU (Certificazione Unica) è stato fissato in unica data al 16 marzo. Ripercorriamo quindi ora le modalità di compilazione del relativo modello. Molte
LA COMUNICAZIONE PREVENTIVA PER I COMPENSI OCCASIONALI NON È UN OBBLIGO PER I COMPENSI SPORTIVI
CONTENUTO IN Sport-Update - Newsletter n. 2/22 - 22/1/2022 Il decreto fisco-lavoro[1], di cui abbiamo già approfondito la disciplina in precedenza[2] con riferimento alla riforma dell’IVA per il mondo delle associazioni, contiene anche una norma che rende assai più laborioso utilizzare le prestazioni di lavoratori autonomi occasionali. Una apposita norma[3] introdotta in
PAGAMENTI A ATLETI E COLLABORATORI: I RIMBORSI A PIÈ DI LISTA
CONTENUTO IN Sport-Update - Newsletter n. 3/21 - 7/2/2021 I compensi, rimborsi, indennità o premi riconosciuti ai collaboratori sportivi assumono diverse denominazioni e connotazioni a seconda delle diverse motivazioni da cui originano[1]. Indipendentemente dalla denominazione del tipo di compenso il loro trattamento tributario è tuttavia identico e quindi, sia che si tratti di
APPROFONDIMENTO SULLA RIFORMA DEL LAVORO SPORTIVO IN CORSO DI APPROVAZIONE
Riassunto È stato approvato in sede preliminare il decreto legislativo di riforma del lavoro sportivo. Verranno introdotte tre diverse figure: il lavoratore sportivo propriamente detto, il collaboratore amministrativo e gestionale ed infine l’amatore. Per quest’ultima figura non cambierà nulla rispetto all’attuale normativa, se non il fatto che il limite di franchigia
APPROVATA LA LEGGE DELEGA SULLO SPORT: PREPARIAMOCI A MODIFICHE IMPORTANTI SULLE NORMATIVE IN AMBITO SPORTIVO
Il 6 agosto è stata approvata la legge delega sullo sport. Nel presente articolo si riepilogano le novità che potranno interessare le associazioni sportive dilettantistiche
L’ESENZIONE DALL’IMPOSTA DI BOLLO PER LE SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE
La legge di bilancio per il 2019[1] ha esteso alle associazioni e società sportive dilettantistiche l’esenzione dall’imposta di bollo che era già prevista per le federazioni sportive e gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. Pertanto, con decorrenza 1 gennaio 2019 le associazioni e società sportive dilettantistiche senza fine di
LE MANSIONI CHE POSSONO ESSERE REMUNERATE COME REDDITI DIVERSI SPORTIVI
Riassunto: I compensi erogati per l’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche sono disciplinati dall’articolo 67 Tuir, il quale prevede un’esenzione dal pagamento di imposte con franchigia di 10.000 Euro annui. I medesimi redditi, essendo qualificati come redditi diversi, non sono assoggettabili a contribuzione previdenziale o anti-infortunistica. Sono ricomprese nel concetto di